CONSIGLI PRATICI DA TENERE A MENTE PRIMA DI FIRMARE UN CONTRATTO
Prestiamo sempre la giusta attenzione quando firmiamo un contratto? Pensiamo, ad esempio, quando intendiamo iscriverci alla nuova palestra vicino casa, oppure cambiare gestore telefonico. O, ancora, ad ogni volta che facciamo un acquisto su internet: la rapidità con cui si possono compiere queste operazioni non giustifica mai una firma “frettolosa”. Perché firmare senza sapere cosa si firma potrebbe creare non pochi problemi.
Oggi vogliamo parlarvi proprio delle attenzioni più semplici che dovete prestare quando firmate un contratto, di qualsiasi natura esso sia. Mai come in questo caso possiamo dire infatti che “prevenire è meglio che curare”.
Ma che cos’è un contratto?
Partiamo dall’inizio.
Un contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale (art. 1321 c.c.). In altri termini, è il risultato dell’incontro della volontà delle parti. Pensiamo ad esempio a quando acquistiamo un oggetto o un vestito: la volontà di vendere del negoziante s’incontra con la nostra di comprare. È un contratto. In questo, come in altri casi, è sufficiente un accordo orale. Qualche volta la volontà delle parti deve invece, per legge, osservare una forma scritta, come quando acquistiamo una casa. Che sia vergato su carta, magari in presenza di un notaio, oppure in una forma di comune carattere commerciale, è bene ricordare che non può esservi contratto senza la volontà delle parti ed un oggetto determinato o determinabile.
1) La conoscenza della nostra controparte
Sapere chi abbiamo di fronte è sempre fondamentale. Vi sono situazioni in cui le qualità dell’altra parte rivestono prioritaria importanza. Pensiamo ad esempio quando ci affidiamo ad un professionista per ricevere una consulenza. Se chiediamo ad un medico la “presa in carico” della nostra salute, spesso è perché vogliamo che sia proprio lui ad eseguire la prestazione richiesta, e non qualcun altro. In questi casi la “fiducia” nelle qualità della controparte è naturalmente essenziale. Altre volte la qualità della prestazione che intendiamo ricevere non dipende però strettamente dalle persone che abbiamo di fronte. Si pensi a quando intendiamo acquistare un prodotto di una particolare marca o caratteristica: ciò che per noi conta è l’oggetto dell’acquisto e non chi ce lo venda. In ogni caso, comunque, buon senso e prudenza impongo di conoscere sempre chi abbiamo di fronte. Se ad esempio voleste compiere un acquisto via internet, è sempre utile una ricerca sul venditore: cercare insomma sempre di reperire più informazioni possibili (feedback di precedenti acquirenti, luogo di residenza suo o sede dell’attività, da quanto è in affari, ecc.). Se conoscete qualcuno che ha concluso prima di voi lo stesso contratto, chiedetegli di parlarvi della sua esperienza, cercate di capire punti di forza e debolezza di ogni vostra controparte. E, nel dubbio, prima di firmare, prendetevi del tempo per informarvi meglio: non concludete mai un contratto se non riponete fiducia nella persona con cui vi trovate ad interagire.
2) Leggete tutto!
La fretta, si sa, è cattiva consigliera. La regola d’oro in questi casi è leggere, e leggere tutto, in ogni sua parte (comprese le famigerate “scritte in piccolo”). Se il contratto è voluminoso: armatevi di pazienza. Ricordate che è vostro pieno diritto richiedere all’interlocutore di rilasciarvi una copia del contratto in visione, così da poterla valutare con calma. In questo modo potreste accorgervi di qualcosa che nella fase delle trattative vi era sfuggito o non vi era stato detto. In caso di clausole dubbie o citazioni di articoli di legge, infine, potrete fare una ricerca o consultarvi con qualcuno più esperto: così facendo giungerete preparati ad un secondo incontro (perché niente impone che qualcosa debba essere firmato sul posto, al momento, magari sull’onda della fretta, dell’emozione o dell’insistenza di qualcuno). Cercate in ogni caso di non farvi mai “intimorire” dall’impazienza dalla controparte: è fondamentale che vi prendiate il vostro tempo. Se chi avete di fronte non intende attendere che voi abbiate letto ogni singola clausola del contratto o si rifiuta di lasciarvi in visione una copia, forse è il caso di farsi qualche domanda.
3) Conservate una copia del contratto.
Può sembrare una banalità, ma è importante avere immediatamente una copia del contratto che avete sottoscritto. Non solo per dimostrare di avere diritto alla prestazione che intendete ricevere, ma anche per poter valutarne ulteriormente il contenuto ed esercitare per tempo i vostri diritti. Poniamo il caso che vogliate recedere, nei termini di legge, dal contratto che avete appena siglato: va da sé che dobbiate averne una copia sotto mano. Non solo: la copia in vostro possesso dovrebbe essere datata e sottoscritta dalla controparte. Ricordate sempre di chiedere quindi sin da subito la vostra copia e, una volta ottenuta, conservatela con cura. Non intendono accontentare le vostre richieste, farfugliano giustificazioni incomprensibili o si mostrano irritati, sbrigativi, nervosi? Motivo in più per essere cauti.
4) Le condizioni generali di contratto e le clausole vessatorie
In alcuni casi il nostro potere contrattuale può essere particolarmente ridotto. Pensiamo ad esempio a quando ci troviamo di fronte una polizza assicurativa o un contratto per la fornitura di gas o di energia elettrica. In queste situazioni il contratto è già stato già predisposto, è “standard”, e non abbiamo, di norma, la possibilità di modificarlo. L’accordo normalmente riproduce delle “condizioni generali” uguali per tutti. In questo caso la vostra attenzione deve essere massima. La legge vuole infatti che le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti siano valide ed efficaci se e solo se, al momento della sottoscrizione, l’altro le ha debitamente conosciute, o almeno questo è quello che avrebbe dovuto assicurarsi di fare (art. 1341 c.c.). Ciò significa, in altri termini, che bisogna sempre firmare in modo consapevole e non superficiale e, soprattutto, solo dopo aver letto la documentazione in ogni parte. E’ importante inoltre sapere che, in ogni caso, alcune clausole devono essere specificatamente approvate per iscritto (artt. 1341- 1342 c.c.): sono le cosiddette “clausole vessatorie”, cioè quelle che possono determinare uno squilibrio dei diritti e degli obblighi a favore dell’uno o dell’altra parte.
Se sottoscriviamo un contratto come consumatori (secondo il Codice del Consumo è consumatore la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta), le clausole vessatorie devono essere oggetto di una specifica trattativa tra le parti. È così ad esempio per la specifica trattativa (e sottoscrizione) della clausola che riconosca al solo professionista, e non anche al consumatore, la facoltà di recedere dal contratto. Tutte queste clausole (e quelle meglio elencate all’art. 33 del Codice del Consumo al quale si rinvia per una lettura più completa) si presumono vessatorie fino a prova contraria. Non basta in questo caso la sola sottoscrizione, ma spetterà quindi alla vostra controparte dimostrare che dette clausole siano state oggetto di specifica trattativa. In mancanza la clausola vessatoria si considererà nulla, mentre il vostro contratto resterà valido.
Vale poi la pena di ricordare che alcune clausole sono sempre e comunque considerate vessatorie, anche se oggetto di trattativa individuale.
Tra queste quelle che:
a) escludono o limitano la responsabilità del professionista in caso di morte o danno alla persona del consumatore, risultante da un fatto o da un'omissione dello stesso professionista;
b) escludono o limitano le azioni del consumatore nei confronti del professionista o di un'altra parte in caso di inadempimento totale o parziale, o di adempimento inesatto da parte del professionista;
c) prevedono l'adesione del consumatore come estesa a clausole che non ha avuto, di fatto, la possibilità di conoscere prima della conclusione del contratto.
Prestate quindi particolare attenzione in tutti i casi in cui il contratto preveda una doppia sottoscrizione: potrebbe contenere una o più clausole che attribuiscono particolari diritti alla vostra controparte. Proprio per questo motivo la legge richiede un’espressa approvazione (ad esempio, potrebbe trattarsi di rinnovo tacito, della facoltà esclusiva di recedere dal contratto, o ancora di deroga alla competenza territoriale del Giudice, ecc..). Una volta ancora, anche in questo caso il primo e basilare suggerimento rimane lo stesso: pretendete una copia del contratto e leggete con attenzione ogni clausola. Se avete dubbi, prima di firmare, rivolgetevi ad una professionista di fiducia: potrete così firmare in totale serenità e soprattutto in modo più consapevole.
Prendete quindi questi semplici suggerimenti come linee guida da tenere sempre presenti quando vi trovate, penna alla mano, di fronte alla firma di un contratto. Sono piccoli consigli pratici che si possono adattare a qualsiasi situazione.
Nel prossimo articolo indagheremo insieme le clausole contrattuali cui bisogna prestare maggiore attenzione per non incorrere in spiacevoli sorprese.




